délire de voyage

La collezione Délire de Voyage è dedicata alle esperienze sensoriali e artistiche derivanti dalle emozioni. "Delirium" è viaggiare, il vero significato della parola è "lontano dal solco" (latino: de lira), che ci allontana dalla normalità, attraverso esperienze di vita reale.

Questa serie di edizioni limitate non solo fornirà un prodotto esclusivo ma fornirà, per la prima volta, un'esperienza sinestetica unica. Viaggiatore curioso, Filippo condivide le sue esperienze come un'eco travolgente e riverberante.

  • HÆC DIES

    Sembra aver inciso la fine. Tutto sembrava esser avvenuto in fretta. Ci si è battuto il petto, tutti hanno condannato, di corsa si è chiuso un capitolo, perché arrivava il sabato.   Eppure la paura e lo stupore stanno descrivendo l’inaspettato, un flacone prezioso cade in mille pezzi, rilascia il suo aroma e parla nel silenzio.   Eppure lo sapevamo.   La morte non è l’ultima parola.   La pietra è rotolata via, e con sé ribalta ogni giorno la mia vita, unge la mia pelle oramai di sabbia affinchè possa sporcare quel lino con le mie inesattezze.   L’unguento ormai inutile incornicia un luogo vuoto. Ricco.   Questa è la meraviglia,   questo il giorno.     La fragranza HÆC DIES della collezione delire de voyage di Filippo Sorcinelli, è stata presentata a ridosso degli eventi pasquali.Filippo enfatizza questi momenti interpretando in olfatto alcuni passi del Vangelo di Marco, e in particolare il momento dello stupore e della paura delle donne quando si accorgono che la pietra del Sepolcro è rotolata via.In un’immagine ideale per descrivere questo momento, il flacone gli oli aromatici a base di aloe e mirra, costosissimi, che avevano preparato per ungere il corpo di Gesù, viene lasciato cadere in terra nel momento in cui hanno visto non solo la pietra rotolata via, ma tutti i teli bianchi di lino che avvolgevano il corpo. Di qui l’annuncio di un giovane vestito di un bianco sfolgorante…Il flacone insieme alle quattro “ali” che si aprono come “di rito” sono rivestiti di sabbia, di polvere, proprio a ricordare i passi, la strada e il luogo. Ma l’elemento che blocca l’attenzione è il tappo che riproduce gli stilemi della pietra del sepolcro che è rotolata via, proprio come si costruivano un tempo.L’opera d’arte è coperta nella sua interezza da un velo di lino bianco, sul quale è riprodotto il nome della fragranza: HÆEC DIES.Con il medesimo lino è rivestito anche l’esterno del packaging.
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  • Notre-Dame 15.4.2019

    La collezione délire de voyage si arricchisce della seconda fragranza, dedicata e ispirata al terribile avvenimento dell’incendio della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, avvenuto il 15 aprile 2019. L’invito però è quello di non fermarsi a quella data, ma di schiudere al mondo la vera Essenza. Filippo Sorcinelli, noto come il sarto dei papi, ha voluto fissare nel nuovo extrait de parfum tre momenti principali: l’evento scatenante, l’acqua sulle pietre e l’Essenza che rimane. La Cattedrale di Notre-Dame, è senza dubbio tra gli edifici sacri più conosciuti e visitati del mondo. Filippo ha avuto il privilegio di poter accedere in luoghi interdetti al turismo e poterne cogliere immagini, odori e valori inattesi. Ma qual è l’Essenza della Cattedrale? Immediatamente siamo portati a credere che possegga solo il forte odore dell’incenso. Niente di più incompleto! L’odore di Notre-Dame non è l’incenso. E’ oggi quell’attimo di fumo che incide la storia. E’ anche acqua che trabocca dalle pietre, che scende ai lati dell’organo. E’ oggi squarcio delle volte che fa entrare la luce dal cielo nudo. E’ odore della vita non interrotta, dell’Anima non intaccata, è Croce d’oro che zampilla. E’ Verità che avanza. Notre-Dame 15.4.2019, la vera essenza, sarà un piccolo supporto alla Maitrise, l’insieme di can- tori e di musicisti che custodiscono il patrimonio inestimabile della Musica Sacra della Cattedrale. Il ricavato delle vendite sarà infatti devoluto all’associazione Musique Sacrée, per contribuire a far continuare la sua attività e la sua missione, al momento al di fuori della loro “casa”. Come sempre, particolare attenzione è data al packaging: il tappo del flacone è un monolite di legno bruciato, ad evocare il tragico momento dell’incendio, sul quale è inchiodato il nome della fragranza. All’apertura, le caratteristiche quattro “ali” cadenti dipinte e firmate direttamente da Filippo Sorcinelli con simboli, colori e stilemi riconducibili alla Cattedrale di Parigi: quattro veri piccoli “quadri”, che riconducono ad un’unica vera ed esclusiva opera d’arte.
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  • LUX VISIONARIA

    “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo… ma i suoi non l’hanno accolto”. (Gv 1, 1-18) La luce è presente in tutte le culture. Ma si comprende la luce perché vi sono le tenebre. Il simbolo della luce pervade la Bibbia dalla prima all'ultima pagina. La divina energia, dà vita e luce a tutte le cose: è lei che bagna, che riconosce e che trasfigura tutti i colori. La manifestazione della Luce è ciò che chiamiamo coscienza. E’ il principio della creazione, è associata alla vita: quando si nasce si viene alla luce, si cammina nella luce, si fugge dalle tenebre, si diventa figli della luce. Un trionfo e una sorgente, un vestito, un profumo… una guida per sempre.
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  • Epicentro

    Filippo, primo visitatore curioso, diffonde le sue esperienze come un grande eco che travolge e si propaga. Filippo proviene dalla regione delle Marche, afflitta in larga parte dallo sciame sismico del 2016 e nel 2017. E proprio il terremoto sarà il primo tema affrontato in Délire de Voyage. Epicentro, extrait de parfum, è la fragranza dedicata a questo fenomeno ed in particolare al piccolo paese di Bolognola, piccolo comune di 138 abitanti, il più alto della Regione Marche, posto al centro del Parco nazionale dei Monti Sibillini, colpito gravemente dal terremoto. Il terre- moto è un evento particolarmente dirompente e violento, che entra con prepotenza nella vita di coloro che sono coinvolti, impossessandosi in pochi secondi della loro “normalità”. I terremoti esterni aumentano i nostri terremoti interni: è come se, col venir meno della sicurezza della terra sotto i piedi, si determinasse, di riflesso, un profondo tremore interno. La paura e il soffocamento dalla polvere è il primo passaggio, la fuga il secondo, lasciando tutto: oggetti, ricordi, beni di prima necessità, cercando disperatamente di trovare rifugio all’esterno. La vista è offuscata, occhi e gola irritati dalla polvere procurata dai crolli; si cerca di trovare nella disperazione una piccola e fievole luce, che diventerà l’unico punto di riferimento. Epicentro vuole essere la reazione: prendere coscienza di quel che è accaduto, elaborarlo e reagire attraverso la sicurezza di un pensiero legato alla Bellezza. Epicentro è una vera e propria installazione artistica ricca di emozioni che induce ad entrare attivamente all’interno dell’opera, attraverso gli stimoli contenuti che attivano tutti i cinque i sensi. Il flacone è posizionato su una base che simula le vibrazioni percepite durante il sisma e ha come chiusura preziosa la riproduzione fedele di un frammento delle macerie del municipio di Bolo- gnola, raccolto da Filippo Sorcinelli durante la sua prima visita. Epicentro, perciò, non vuole essere soltanto una fragranza ma un intero progetto di aiuto alla popolazione di Bolognola, affinchè possa tornare ad essere Bononia, ovvero la terra delle cose buone.
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