ATMOSPHERE D’EMOTION

  • Ruah

    «La terra era informe e vuota e le tenebre ricoprivano l ’ abisso e l o spirito di Dio aleggiava sulle acque». (Genesi 1, 1 - 10) In ebraico, «vento» è tradotto con «Ruah», parola che ben esprime il concetto di Spirito, più propriamente spirito creatore.Ma allo stesso tempo, Ruah può significare anche «respiro», «alito», soffio». È un vento che soffia su chi non ha vita. Un atto di Luce verso l’acqua. È lo spirito che aleggia sulle acque, il più creativo e il più potente. L’odore del mare è illuminato dal sole del limone. Senza questo soffio di luce il mare non si lo si potrebbe vedere.
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  • Vento impetuoso

    «Dio parla a Giobbe in mezzo al turbine» (Giobbe 38, 1). Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. (1 Re, 19, 11-12) Il rumore del vento impetuoso poggia sulla violenza distruttiva verso le pietre e verso l’alimento del fuoco. È il vento del giudizio, ma vento dell’ assenza, della non presenza, di un caos che fa leggere il necessario.
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  • Vento forte

    «Mosè stese la sua mano sopra il mare e il Signore sospinse il mare con un forte vento dell ’ est tutta l a notte e mise a secco il mare. Il mare si divise» (Esodo 14, 21) Il racconto dell'Esodo fornisce un altro potente esempio di un vento potente come strumento di liberazione di Dio. Quando gli israeliti erano intrappolati tra l'esercito del Faraone e il Mar Rosso, "il Signore respinse il mare con un forte vento da est per tutta la notte e fece asciugare il mare" (Esodo 14:21).In questo caso, il vento potente diventa uno strumento di intervento divino, dimostrando il potere di Dio sulla natura e il Suo impegno a salvare il Suo popolo. È l’odore potente della fuga ed insieme l’odore energico di chi insegue, l’odore della liberazione.
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  • Brezza leggera

    Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera ” (1 Re 19,11-12).È il Sussurro, un filo di silenzio sonoro.È il soffio di una grazia, di un messaggio di presenza che accompagna, che conduce. È un odore del nuovo che ci invita percorrere la strada di una bellezza dimenticata, un promemoria di gioia semplice del viaggio della vita. Un suono costante, una presenza certa, anche quando pensiamo di essere soli. È l’impegno di ogni uomo a tornare e a coprirsi il volto con l’inaspettato che parla, proprio come fece il profeta Elia. Senza frastuono, in segreto.
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  • Nebbia Densa

    Estensione di un ramo caduto tra il muschio bagnato e solcato dai nostri passi incerti tra gli alberi che muovono la cattedrale del mistero, senza orizzonte. Manca la misura delle cose, manca il fiato di tutti i giorni, nel verde buio agghiacciato dalle nuvole sottili che riplasmano le forme con un umido orgoglio.
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  • Nebbia Fitta

    Dove ferro e pietra lungo il fiume hanno impregnato l’ossigeno. E il niente diventa polveroso esserci, tentando un viaggio nell’impossibile e aggrappandosi a quel sostegno arrugginito e bagnato. Avvicina la mano, chiudi gli occhi e ascolta nel silenzio che ti circonda...
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  • Nebbia Spessa

    Nel mare invisibile dove vaghiamo, mescolando paura istantanea e piacere convulso, tra repulsione salina e voluttà, spostando il confine del proprio io che fluttua e mai si arresta. Soffocati da un suono sordo e lontano che deforma e soffre, gode, muore e rivive, rimanendo sempre un po’ alti e sospesi.
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  • PIOGGIA DEBOLE

    DEBOLE Hai mai provato ad annusare la legna bagnata per il camino? Nel monte delle solitudini, una nube grigia mi comunica che sono in mano di qualcuno. E per mano mi conduce dove lacrimano le esistenze. Ogni verso delle mie poesie sono un passo accanto all’incontaminato. E il mondo si perde. Con le gocce che cadono non scandisco il tempo, sono solo lontano dalla vita. E mi amalgamo nel suono drammatico delle emozioni. Piove sul vuoto e il grido si fa materia, rompe il silenzio. Oscillano le voci. Ecco l’incontro, tra l’asfalto e i suoi passi liquidi disegnati e che confermano l’uomo solo, nelle metropoli esistenziali del rumore. Debole. Ecco il timore, di un legno che tace sospeso, meravigliato dall’acqua che illude, generatore di muffa che ostacola il fuoco. Forte. Ecco la danza nel buio, tra le nuvole del canto solista che vuole abbracciare una carne eterna. Siamo amanti immersi nel dramma delle lacrime salate dell’altro, e ora uniti dalla pioggia che mescola gli odori per farne uno solo. Intensa Pioggia. Atmosfere d’emozioni.
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  • PIOGGIA MODERATA

    MODERATA È la nostalgia di ritrovarsi a camminare a Milano mentre i propri passi disegnano le tue emozioni sulla strada bagnata. Nel monte delle solitudini, una nube grigia mi comunica che sono in mano di qualcuno. E per mano mi conduce dove lacrimano le esistenze. Ogni verso delle mie poesie sono un passo accanto all’incontaminato. E il mondo si perde. Con le gocce che cadono non scandisco il tempo, sono solo lontano dalla vita. E mi amalgamo nel suono drammatico delle emozioni. Piove sul vuoto e il grido si fa materia, rompe il silenzio. Oscillano le voci. Ecco l’incontro, tra l’asfalto e i suoi passi liquidi disegnati e che confermano l’uomo solo, nelle metropoli esistenziali del rumore. Debole. Ecco il timore, di un legno che tace sospeso, meravigliato dall’acqua che illude, generatore di muffa che ostacola il fuoco. Forte. Ecco la danza nel buio, tra le nuvole del canto solista che vuole abbracciare una carne eterna. Siamo amanti immersi nel dramma delle lacrime salate dell’altro, e ora uniti dalla pioggia che mescola gli odori per farne uno solo. Intensa Pioggia. Atmosfere d’emozioni.
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  • PIOGGIA FORTE

    FORTE Due corpi uniti nel ricordo di un rovescio improvviso. Due desideri che si stringono attraverso l’acqua. Nel monte delle solitudini, una nube grigia mi comunica che sono in mano di qualcuno. E per mano mi conduce dove lacrimano le esistenze. Ogni verso delle mie poesie sono un passo accanto all’incontaminato. E il mondo si perde. Con le gocce che cadono non scandisco il tempo, sono solo lontano dalla vita. E mi amalgamo nel suono drammatico delle emozioni. Piove sul vuoto e il grido si fa materia, rompe il silenzio. Oscillano le voci. Ecco l’incontro, tra l’asfalto e i suoi passi liquidi disegnati e che confermano l’uomo solo, nelle metropoli esistenziali del rumore. Debole. Ecco il timore, di un legno che tace sospeso, meravigliato dall’acqua che illude, generatore di muffa che ostacola il fuoco. Forte. Ecco la danza nel buio, tra le nuvole del canto solista che vuole abbracciare una carne eterna. Siamo amanti immersi nel dramma delle lacrime salate dell’altro, e ora uniti dalla pioggia che mescola gli odori per farne uno solo. Intensa Pioggia. Atmosfere d’emozioni.
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